Calcio: Marco Caterini condannato per spaccio
Aprile 10, 2017L’ex portiere della Roma, Marco Caterini, che all’epoca giocava insieme a Francesco Totti, Gianluigi Buffon ed altri calciatori di fama, viene condannato ad un anno e sei mesi di detenzione per spaccio resistenza. Il giocatore è stato sorpreso dagli inquirenti mentre stava consegnando a due suoi clienti alcuni involucri di cocaina.
L’ex calciatore Marco Caterini
Da titolare azzurro dell’Under 15 alla Roma, Marco Caterini, oggi 45 anni, è riuscito a lasciare in panchina Gigi Buffon guadagnandosi anche la Nazionale. All’epoca, Marco Caterini, ex portiere, dallo staff e dalla maggior parte degli addetti, era considerato un calciatore più forte del grande Gianluigi Buffon, tanto che il giovane ci ha condiviso la maglia azzurra. Ma anche con il mitico Francesco Totti, Marco Caterini ha avuto l’occasione di condividere la maglia dell’Under 16 azzurra nello spogliatoio di Trigoria, dove in seguito, l’ex portiere diventa vice campione d’Europa e vince lo scudetto Allievi, la Coppa Italia Primavera ed il Torneo internazionale di Parigi. Con la Roma, Marco Caterini vive una carriera meravigliosa fino a quando non si fa male e costretto a fermarsi, in quel periodo Gianluigi Buffon diventa il titolare della Nazionale. Nel frattempo a Marco Caterini non viene rinnovato il contratto e qui la sua carriera da calciatore finisce, ma l’ex portiere si mette in un giro di droga.
Una piccola carriera
In quegli anni ’90, Marco Caterini dunque era un promettente per il calcio italiano della Roma, ed i suoi esordi con i due calciatori di fama hanno permesso al 45enne di essere presentato al mondo. Tuttavia Marco Caterini era diventato anche titolare della nazionale italiana Under 15, che in seguito viene anche raccontata nel docufilm “Zero a Zero ”. Una storia dunque che si è conclusa piuttosto tristemente, perchè Marco Caterini poteva diventare un campione nel mondo del calcio, una fortuna che poteva diventare un sogno accompagnato alla realtà ma che poi si è frantumato. Probabilmente anche lui all’epoca fragile si è fatto trasportare da un’altra vita che si è resa in seguito complicata e che nello stesso tempo gli ha procurato problemi.
Il racconto di Marco Caterini
Infatti, lo stesso ex portiere ci racconta il tutto, nel momento in cui c’è l’udienza dopo l’arresto. Marco Caterini ci spiega: ” Mi sono trovato in una situazione dove ho avuto uno stato di alterazione. Poi mi sono anche spaventato di vedere il maresciallo che comunque già mi aveva fermato qualche giorno prima, così ho avuto l’istinto di scappare ovviamente! Sono inciampato più volte e mi hanno preso, ho cercato di liberarmi e sono riuscito di nuovo a fuggire. Solo dopo mi sono reso conto che non c’erano più uomini delle forze dell’ordine dietro di me e perdendo il mio portafoglio con i documenti sono riusciti sicuramente ad identificarmi “- sottolinea Marco Caterini. In seguito l’ex portiere della Roma continua il suo discorso dichiarando: “La mia vita è cambiata e mi sono messo in un giro di spaccio nei quartieri di Roma di San Basilio, Tor Bella Monaca e Quarticciolo, dove da consumatore sono passato alla vendita della droga”. Accedi su 20Bet Italia e segui le tue puntate, nel sito avrai modo di usufruire delle offerte dei nuovi bookmakers e dei bonus di benvenuto oltre che alle tante altre vantaggiose promozioni che la piattaforma riserva a tutti gli utenti.
La condanna
Inoltre Marco Caterini, appena dopo l’udienza, viene tratto in arresto con la possibilità di fare un percorso con il Servizio per le Tossicodipendenze cercando poi di disintossicarsi. In effetti, qui, l’ex portiere conclude il suo discorso commentando: ” Vorrei essere un uomo e soprattutto un padre lucido, quindi cercherò di guarire definitivamente dalla droga!”- conclude l’ex giocatore Marco Caterini. Così dopo l’udienza, la decisione del giudice dunque è la condanna di un anno e 6 mesi, per spaccio e stupefacenti, con sospensione della pena e la revoca degli arresti domiciliari . Il processo per l’ex portiere si è concluso con la direttissima che nello stesso tempo, per il giudice inoltre non viene giudicato pericoloso perchè Marco Caterini era sotto l’effetto della droga se ha agito in modo piuttosto violento davanti alle forze dell’ordine. Il tritatutto è quell’elettrodomestico piccolo ed indispensabile nella vita quotidiana per chi lavora sempre in cucina o chi ama fare piatti veloci e prelibati, infatti se digiti qui, puoi avere tutti i consigli sul funzionamento del piccolo robot di casa.