Propranololo per gli emangiomi: tutto quello da sapere
Gennaio 11, 2019L’emangioma infantile è uno dei più diffusi tumori vascolari e interessa neonati e bambini. Il propanololo è la nuova terapia, autorizzata per uso pediatrico, che sta dando ottimi risultati dimostrando un’efficacia del 90%.
L’emangioma sottocutaneo infantile: cos’è
L’emangioma sottocutaneo infantile è un tumore vascolare, che può formarsi in qualsiasi zona del corpo del bimbo. Nella maggior parte dei casi, l’emangioma si forma nella zona della testa e del collo o alla fine della schiena, a livello dell’osso sacro.
Si presenta come una macchia rossa, in rilievo, frastagliata e irregolare, caratterizzata da una vivace vascolarizzazione e da venuzze e capillari rotti in superficie.
La diagnosi viene effettuata semplicemente con una visita obiettiva. Il pediatra osserva la lesione e può dire con certezza se si tratta di un emangioma o meno.
La stragrande maggioranza degli emangiomi sono innocui e tendono a crescere velocemente fino all’anno di età per poi stabilizzarsi e regredire, fino a scomparire del tutto verso i 7-9 anni del bambino. In alcuni rari casi, però, questi emangiomi possono essere così estesi da compromettere le funzioni vitali, soprattutto se posizionati nelle vicinanze di organi o vene importanti.
Terapia dell’emangioma sottocutaneo infantile
Nel 85-90% dei casi, l’emangioma sottocutaneo infantile non necessita di alcuna cura. Si tiene semplicemente monitorata la lesione, aspettando che inizi a regredire e a riassorbirsi da sola, cosa che generalmente avviene durante il periodo della scuola elementare. Tuttavia, ci sono situazioni in cui la lesione va trattata e curata:
- quando l’emangioma è molto grande e compromette la funzionalità di qualche organo;
- quando è posizionato in una zona scomoda e, a causa di continui sfregamenti, si ulcera e sanguina;
- se non regredisce con l’inizio della pubertà e diventa motivo di disagio per il ragazzino o la ragazzina.
In tutti questi casi, fino a poco tempo fa, la cura dell’emangioma poteva essere affrontata in due modi:
- somministrazione di farmaci cortisonici, soprattutto prednisone, per un periodo di 4-12 settimane;
- intervento chirurgico, laddove possibile anche utilizzando la tecnologia laser, meno invasiva di quella tradizionale.
Attualmente, invece, grazie all’intuizione di un medico che ha salvato una bimba affetta da un rarissimo caso di emangioma congenito grave, si utilizza come scelta d’elezione il propranololo.
Cos’è il propranololo e come agisce contro l’emangioma infantile
Il propranololo è un farmaco betabloccante che si usa, generalmente, per curare l’ipertensione. Grazie alla sua capacità vasocostrittoria, è risultato efficacissimo per promuovere la veloce regressione degli emangiomi sottocutanei infantili.
Da quando i pediatri e i neonatologi specializzati in cardiologia e chirurgia vascolare hanno iniziato a usare il propranololo per il trattamento degli emangiomi, hanno riscontrato un successo del 90%, con effetti collaterali talmente lievi da non essere neanche considerabili.
Controindicazioni del propranololo: a quali bambini non può essere somministrato e quando si deve ricorrere a una terapia alternativa?
Il propranololo è un farmaco ben tollerato. Gli unici casi in cui si preferisce evitarlo, decidendo di trattare l’emangioma sottocutaneo infantile con il tradizionale cortisone sono:
- bimbi affetti da malformazioni o patologie congenite cardiache;
- bimbi ipotesi;
- bimbi soggettivamente allergici a questo principio attivo.
Gli effetti collaterali, rari, tutti transitori e di media intensità, possono essere:
- disturbi gastrointestinali, che si riducono continuando la cura perché il fisico si abitua;
- lievi problemi del sonno;
- alterazione di alcuni parametri in caso di prelievo del sangue, problema che si risolve semplicemente avvisando il laboratorio che esegue gli esami che il bimbo è sotto terapia col propanololo.
In conclusione, attualmente il propranololo sembra essere la scelta d’elezione per l’approccio terapeutico all’emangioma sottocutaneo infantile.
Un importante passo avanti nella cura di questo disturbo, perché permette di evitare lunghe cure a base di cortisone, decisamente più pericolose da punto di vista degli effetti collaterali.
Nota Bene: Tutte le informazioni contenute nell’articolo non rappresentano valutazioni mediche, per cui è sempre bene rivolgersi al proprio specialista.
Per chi volesse approfondire l’argomento può visitare il sito www.emangioma.net.